Amaseno on Line

Il fiume Amaseno nell' Eneide

English Version Scegli la lingua preferita                                                                                           


l fiume Amaseno nell'Eneide

Il fiume Amaseno è noto e celebre nella storia grazie all'immortale poema virgiliano (Eneide, cap. XI). Sulle sue rive ondose avviene il patetico,e drammatico episodio di Metabo e Camilla, che si può così riassumere:
Metabo, re dei Volsci, in una insurrezione popolare viene cacciato da Priverno ed è costretto a,fuggire e a vagare per i monti con in braccio la piccola Camilla, che ha perduto la madre forse nel parto o durante i moti. I suoi nemici non cessano di dargli la caccia.
Un giorno, vistosi assalito, fugge cercando scampo nel fiume Amaseno. Lo trova però ingrossato e tumultuoso per la piena e non si arrischia di passarlo a nuoto con la bimba al collo. Allora prende un'estrema decisione: avvolge la piccina in una scorza di sughero, che lega saldamente al centro della sua lunga e poderosa lancia e la scaglia al di là del fiume con tutte le sue forze. La lancia va a piantarsi nella riva opposta, portando con sè a salvamento la piccola. il pa dre presto la raggiunge a nuoto e fugge via su per i monti, lasciando dietro di sè i suoi nemici, impotenti a inseguirlo oltre. E' salvo! Ecco ora il canto sublime (nella versione italiana di A. Caro), dove tra l'altro risalta mirabilnente la descrizione dell'Amaseno in piena. « ...Metabo, il padre di lei, fu per invidia e per soverchia potenza da Priverno, antica terra, da' suoi stessi cacciato; e da l'insulto, che gli fece il suo popolo, fuggendo, nel suo misero esiglio ebbe in campagna questa sola bambina, che mutato di Casmilla sua madre il nome in parte, fu Camilla nomata. Andava il padre con essa in braccio per gli monti errando e per le selve, e de' nemici Volsci sempre d'incontro avea l'insidie e l'armi. Ecco un giorno assalito con la caccia dietro, fuggendo, a l'Amaseno arriva. Per pioggia questo fiume era cresciuto, e rapido spumando, infino al sommo se ne gìa delle ripe ondoso e gonfio; tal che, per tema de l'amato peso non s'arrisciando di passarlo a nuoto, fermossi; e poi che a tutto ebbe pensato, con un sùbito avviso entro una scorza di selvatico sùvero rinchiuso la pargoletta figlia. E poscia in mezzo d'un suo nodoso, inarsicciato e sodo tèlo, ch'avea per avventura in mano, legolla acconciamente; e l'asta e lei con la sua destra poderosa in alto librando, a l'aura si rivolse, e disse: Alma Latonia virgo, abitatrice de le selve e de' monti, io padre stesso questa mia sfortunata figlioletta per ministra ti dedico e per serva. ...Prendila, tene prego, e tua sia sempre. Ciò detto, il braccio in dietro ritraendo, oltre il fiume lanciolla; e 'lflume,e 'lvento e , 'ldardo ne fér suono e fischi e rombo. Metabo, da la turba sopraggiunto de' suoi nemici, a nuoto alfin gettossi  salvo all'altra riva si condusse.
»

Il fiume Amaseno in piena

Il dramma non finisce qui. Lasciati dietro di se i nemici, dopo aver attraversato l'Amaseno, Metabo ripara sui monti vicini. « ..Il tempo tutto de la sua vita, di pastore in guisa, meno' per monti solitari ed ermi. »,allevando la fanciulla ne « l'amor de l'armi ». Camilla, diventata abile guerriera, prendera' poi parte con una valorosa schiera di cavalieri Volsci alla guerra contro Enea, condotta da Turno, Re dei Rutuli, e cadra' in una mischia furiosa per mano di Arunte.
Ora ammesso che il patetico episodio Virgiliano sia reale, ci si potrebbe domandare :
in che punto preciso avvenne il passaggio del fiume. Nel poema non ci sono indicazioni chiare e sufficienti per identificarlo. E' probabile che questo avvenissse presso le pendici di M.Alto, dove il luogo si sarebbe prestato piu' facilmente all'evasione, per la distanza ravvicinata con gli Ausoni e dei Lepini.

  Tratto da: "Il Sangue Miracoloso di S.Lorenzo Martire" di P.Enrico Giannetta - 1964

 


Per una corretta visualizzazione si consiglia l'uso di Microsoft Internet Explorer oppure Mozilla Firefox

© 1999 - 2024 by Fabio Marzi